Il nuovo report dedicato alla Valle Maira non è una semplice raccolta di dati: è il risultato di un lavoro corale che intreccia analisi, ascolto e visione. Attraverso il metodo GeoReports – “Il polso dei territori, a portata di mano”, la valle si racconta come un sistema complesso, dove le fragilità diventano occasione di trasformazione e le risorse si connettono in una strategia di futuro condivisa.
Che cosa emerge nel report: le fragilità da affrontare
La Valle Maira vive le stesse tensioni di molte aree interne e montane:
=> spopolamento e invecchiamento della popolazione, che mettono a rischio la continuità sociale e culturale;
=> riduzione dei servizi di prossimità (sanitari, scolastici, di mobilità), che rendono difficile restare o tornare;
=> frammentazione istituzionale e debolezza delle reti territoriali, che rallentano i processi di sviluppo;
=> fragilità economica, legata alla dipendenza dal turismo stagionale e alla scarsa diversificazione delle attività.
Queste criticità non vengono considerate punti deboli, ma leve per ripensare il modello di valle: comprendere la complessità serve per individuare i nodi su cui agire.
Le risorse su cui costruire il futuro della Valle:
Accanto alle fragilità, la Valle Maira custodisce un patrimonio materiale e immateriale unico:
=> un ambiente naturale integro e paesaggi di straordinaria bellezza, base per un turismo lento e sostenibile;
=> una forte identità culturale, fatta di lingua, tradizioni e architetture che raccontano una lunga storia di adattamento alla montagna;
=> una comunità attiva e solidale, capace di cooperare, innovare e sperimentare;
=> una qualità della vita autentica, percepita come valore distintivo.
Questi elementi rappresentano il capitale territoriale da cui partire per costruire un futuro che unisca abitabilità, benessere e attrattività.
Il Report individua anche le leve di cambiamento
Dall’analisi sistemica e dal “percorso partecipativo” emergono tre direzioni di trasformazione:
=> Ripopolamento e nuove forme di abitare: favorire il ritorno e l’insediamento di nuove famiglie attraverso servizi di prossimità, spazi condivisi e modelli abitativi flessibili.
=> Economia di valle e qualità della vita: integrare turismo, artigianato, agricoltura e cultura in un’economia locale circolare, capace di generare benessere diffuso e nuove opportunità occupazionali.
=> Comunità coesa e governance unitaria: per rafforzare il senso di appartenenza, la fiducia e la collaborazione fra i Comuni, costruendo una visione condivisa di valle che superi i confini amministrativi.
Queste leve rappresentano i nodi dinamici del sistema complesso della Valle Maira, dove ogni scelta influenza e viene influenzata dalle altre.
Una visione condivisa
Il futuro della Valle Maira non è un ritorno al passato, ma una rigenerazione:
=> Una valle che sa unire radici e innovazione, tradizione e apertura, abitanti storici e nuovi arrivati.
=> Un territorio capace di abitare il cambiamento, mettendo al centro la qualità della vita, la cura del paesaggio e la coesione sociale.
La Valle Maira si potrebbe proporre come un “laboratorio alpino di futuro“, esempio concreto di come una comunità possa leggere la complessità, connettere le proprie risorse e orientare il cambiamento.
Info utili
Questo report non si limita a descrivere il presente: disegna una mappa di futuro costruita con la comunità. La Valle Maira dimostra che, anche nei territori fragili, il futuro può nascere dal dialogo e dalla visione sistemica. Ogni dato, ogni voce e ogni relazione raccolte durante l’animazione vengono elaborate e raccontano una valle che non si chiude, ma si riapre al mondo con intelligenza collettiva e coraggio. Vuoi saperne di più o attivare un percorso simile nel tuo territorio?
Contatta il team di GEOREPORTS – “Il polso dei territori, a portata di mano” per approfondimenti, consulenze e percorsi di rigenerazione territoriale partecipata!


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